ARTICOLO: “Le Rifiorenti”

by Claudia Beggiato

Riporto, integralmente, un articolo letto su un inserto del Corriere Della Sera.

Ognuna di noi invecchia e invecchiare per una donna è diverso che per un uomo.
La società stessa è molto più crudele con le donne che invecchiano perchè il modello di Donna ideale, è quello perfetto, tanto perfetto da esistere solo in photoshop.

E’ nel passare degli anni che la donna acquisisce una propria identità diventando una persona matura con un certo grado di competenza emotiva, relazionale e interpersonale.
Non si deve temere il tempo che scorre e lascia traccia del suo passaggio sul corpo.
Ma non è sempre facile…

Questo articolo è interessante e pone l’accento su questo aspetto in un  modo intelligente.
D o n n e,  r a g a z z e, u o m i n i,  leggetelo!

Cita così:
” LA SECONDA FIORITURA DELLE ROSE è come l’età matura di una donna, quasi sempre è migliore del primo exploit.
Non lo dico io, è la natura che ha deciso così.

Gli esemplari di settembre possiedono colori più caldi, sono più sensuali e attraenti nel portamento, per non parlare delle vere ritardatarie che si tingono di pennellate rossastre all’apparire delle prime gelate. Non per difendere ad oltranza l’agguerrito partito della menopausa (parola tabù che io stessa provo difficoltà a pronunciare in pubblico), ma queste rose da “ultimi fuochi” erano le preferite del pittore Pierre Auguste Renoir, che le dipingeva sempre assieme a donne meravigliosamente formose che oggi sarebbero arrestate per eccesso di taglia.
Viviamo in un’epoca che ci pretende sempre sexy, magre e molto “giovanili”, possibilmante con sfoggio di autoreggente fino ai novant’anni suonati.

Ci hanno raccontato l’orrore del primo capello bianco e predicato la necessità del ventre ultrapiatto. Ci siamo cascate. Ormai ci rifiutiamo di crescere come i bonsai e proviamo attacchi di panico per tutti i sinonimi di antico, vetusto, vecchio, anziano e senile. Ma il vento sta cambiando e non  siamo solo io, la natura e Reinoir a esaltare la bellezza della maturità. Anche la scrittrice Naomi Wolf, che negli anni Settanta aveva scritto Il mito della bellezza, oggi, più che cinquantenne, rilancia e ci racconta che secondo lei, in questa (fino a ieri) maledetta età per le donne, si è più libere e sensuali e lancia alle giovani donne già in preda all’ansia per il tempo che passa un prezioso suggerimento: “…tranquille, godetevi il viaggio e non preoccupatevi del futuro. Non esistono le streghe cattive. Andrà tutto bene. Anzi di bene in meglio”.

Ma se ancora questo non vi dovesse convincere, ci arriva in soccorso la saggezza di Anna Magnani, che tenva a freno il suo truccatore tutte le volte che il malcapitato cercava con difficoltà di nascondere le sue proverbiali occhiaie sotto strati di make-up: “C’ho messo una vita pe’ fammele venì, insieme a ste belle rughe e tu mo’ me le voi toje??!! Nun t’azzardà…”. Allesclamazione verbale seguiva un gesto di minaccia così deciso da non permettere reppliche.

Per concludere: “Settembre andiamo… meglio dolcemente spampanate che… imbalsamate!”

Rosa di riferimento consigliata: la noisette Madame Alfred Carrière.”

*Fonte: Serena Dandini

LE RIFIORENTI di Serena Dandini