Nausicaa
by Claudia Beggiato
L’ospitalità, per i Greci, era una regola, quasi un dovere.
Si era, infatti, obbligati a concedere ospitalità, prima ancora di sapere l’identità dello straniero.
A quel tempo accogliere un forestiero era una sorta di rituale; oggi, se parliamo di ospitalità, intendiamo solitamente qualcosa di preciso che è vissuto in maniera diversa secondo le zone, della propria estrazione e dell’educazione ricevuta.
Purtroppo però, oggi, esistono evidenti difficoltà di accoglienza di persone straniere che entrano abusivamente nel nostro territorio: una realtà che è diventata virulenta e che genera paure e opposizioni a quello che dovrebbe essere uno spontaneo approccio verso chi ha bisogno in un momento di difficoltà, straniero e non.
Cortesia, cordialità, accoglienza, benevolenza, misericordia, gentilezza, non sono così scontati.
Del resto, la stessa Nausicaa fu l’unica, tra il gruppo, ad accogliere Ulisse con cortesia.
Tutte le sue ancelle ebbero paura e corsero via.
Ci vuole un po’ di coraggio, dunque, per offrire ospitalità?