Ingenua ignoranza

by Claudia Beggiato

Avevo un ragazzo, circa…
Ero molto giovane e lui aveva un bel po’ di anni in più.
Si chiamava Luigi ed era molto bello.
Era un calciatore professionista.
Lo vedevo di rado perché era sempre in ritiro.

Ricordo che un giorno mi chiese di fare un giro in moto con lui.
Era la prima volta che salivo su una vespa. Mi portò a Montebello, in un bar a bere qualcosa, il bar di fronte al cimitero che esiste ancora oggi.

Il tragitto per raggiungere quel posto fu molto faticoso: sono solo quattro Km ma provate voi a percorrerli tenendo le gambe aperte, a cavalcioni della moto.
Gli addominali devono contrarsi bene per riuscire a mantenere quella posizione senza far cadere le gambe per tutto il tragitto, curve comprese…

Io, allora, non sapevo proprio che la vespa ha un comodo poggiapiedi anche per il passeggero. Nessuno me lo aveva spiegato e nemmeno Luigi.
Nella mia ingenua ignoranza, io tenni le gambe rigide e alte per tutto il tempo: che faticaccia!

Ieri ho visto una ragazza a cavalcioni di una vespa con le gambe aperte.
Mi ha fatto tenerezza.

Ho sorriso, guardandola.