Piccoli oggetti di grande utilità

by Claudia Beggiato

Ad alcune di voi – donne intendo – non è mai capitato di andare in un bagno pubblico e non trovare alcun appendiabiti dove poter agganciare borsetta, giacca, foulard, telefonino, borsa spesa, maglione, etc. etc..?
😉

Eh si, che dilemma! Quando capita, noi donne tentiamo ogni cosa per evitare che i nostri oggetti personali poggino per terra o laddove è sudicio.
A volte tentiamo vere e proprie acrobazie per tenere tutto in mano, mentre cerchiamo di svestirci: tra le braccia, infilata sotto il braccio, la giacca. Sulle spalle, la borsa. Al collo, il telefonino. Sotto il mento, agganciata, la sciarpa… in un equilibrio precario, con le mani “libere”, tentiamo di slacciare la cintura, i pantaloni, i collant e tutto il resto. Mannaggia quanta roba!
Siamo vere e proprie equilibriste capaci di rimanere bilanciate in una situazione così instabile!

Comunque, la cosa più complicata non è questa. Quando vorremmo ricoprire la seduta, prima di sederci, se ce ne fosse necessità … è quello, il problema più grande!
Perché, semmai foste riuscite, prima di svestirvi, a ricoprire con tecnologia ingegneristica la seduta, usando tre – quattro pezzi di carta abilmente sormontati, per non lasciare spazi vuoti, e accuratamente sovrapposti, tanto da creare un bordo ben protetto, ecco che, girandovi …. cade tutto a terra!
Si ricomincia daccapo: con la giacca infilata sotto il braccio, la borsa sulle spalle, il telefonino al collo e, sotto il mento, agganciata la sciarpa, ritentate la difficile operazione di copertura della seduta del water e mettete tutta la vostra attenzione perché, girandovi, non cada tutto nuovamente.

La cosa si fa ancora più complessa, le volte in cui il bisogno è davvero impellente da farvi male perché lo avete trattenuto troppo a lungo; in quel caso, quando arrivate in prossimità del bagno, una ragione mentale rende lo stimolo più acuto e impossibilmente necessario. E’ allora che l’operazione si fa più difficile perché dovete organizzarvi in velocità e senza errori, per via di quell’appendiabiti mancante!
Solo quando avrete terminato il lavoro di “allestimento”, potrete finalmente abbandonarvi e liberare la vostra vescica dolorante ed essere grata al cielo di questa “grazia”!

Oggi, nel bagno delle donne, è stato messo un appendiabiti agganciato alla porta.
Quando sono entrata e ho scoperto, con felicità, che quell’oggetto apparentemente superfluo, si trovava lì attaccato e mi sorrideva, io a mia volta gli ho espresso tutta la mia gratitudine.

Benvenuto, “Appendiabiti”!