Musica

by Claudia Beggiato

La musica ha un effetto interessante su di me.

Mi muovo al suono della musica con tutto il corpo, istintivamente, come se fosse il corpo stesso a deciderlo in modo del tutto autonomo.

La musica per me è un ritmo che non è definito soltanto dal suono, ma ha anche un colore, un peso, una forza, una morbidezza. La musica può essere liscia o ruvida, parla nelle pause, ha una propria luce. Non è soltanto l’udito a “sentire” la musica; tutta me stessa si sintonizza con quelle vibrazioni che hanno uno “spessore”.

Nello stesso modo in cui un bambino fa la propria conoscenza della realtà che lo circonda irrazionalmente, guidato da un istinto innato, libero da qualsiasi costrizione mentale, i miei ricettori sensoriali rispondono alla musica.

Ecco perché, appena la musica mi circonda, il mio corpo si muove.  Quando la musica è intorno, ballo, anche se sto cucinando, camminando, se sono ferma. A volte, percorrendo una strada isolata, capita che la mia auto si muova a passo con la musica che avvolge l’abitacolo perché il mio piede muove l’acceleratore a ritmo, pum pum, pum pum: così, loopina, la mia auto, singhiozza e balla anche lei. Lei con me.

E la voce va e interpreto nel modo migliore che posso le canzoni,  senza inibizioni, con un pubblico invisibile.  Se mi vedeste, sembrerei pazza, ma sono spensierata. In quel momento mi sento libera e felice.

Che cosa sarebbe il mondo senza la musica?

La vita è scandita dal ritmo delle cose e il ritmo è musica e la musica è ritmo. E’ un’armonia che raggiunge la nostra parte segreta e si sintonizza con l’intervallo di una battuta del nostro cuore: /tu tum – tu tum – tu tum/